martedì 28 marzo 2017

Recensione Adularia, la trafficante di storie di Alessia Coppola


Titolo: Adularia, la trafficante di storie

Autrice: Alessia Coppola

Editore: Imperium edizioni

Pagine: 33






Una gondola bianca si aggira di notte per i canali di Venezia; a bordo Adularia, una bambina che ha un talento eccezionale: rubare le parole.
La bimba si sposta di finestra in finestra e attende che si compia la magia e le parole dei poeti la raggiungano volteggiando.
Ma un incantesimo la tiene prigioniera. Un piccolo poeta sarà la chiave per la sua libertà.  
Favola dedicata ai giovani lettori.



 Adularia, la trafficante di storie è una breve e bellissima storia, adatta sia ai bambini che agli adulti.
Racconta la storia di una bimba di carta, Adularia, nata dai raggi di luna grazie ad un incantesimo di un mago.
La bimba di carta, ha il potere di scrivere e raccontare storie incredibili e cattura le parole. Quando il suo padre adottivo viene a mancare è costretta a vivere con il perfido mago che l’ha creata. La obbliga ad uscire di notte e a rubare le parole di tutti gli scrittori della città.
Un giorno arrivano a Venezia, un’importante scrittore, Winter, accompagnato da suo figlio, Adularia raccoglie delle parole bellissime, si accorge che il vero scrittore è il bambino e decide di tenerle per sè.
Tra i tre nasce una bella amicizia, tanto che i due Winter propongono ad Adularia di partire in Inghilterra con loro, ma il perfido mago riesce ad acciuffare la piccola e a farla nuovamente prigioniera, ma il mago non sa che il giovane Winter, prima della partenza, ha scritto una storia speciale per Adularia, la sua storia che l’ha resa una bambina vera, l’ha resa libera.
Adularia riesce a fuggire e si rifugia tra gli scalini di casa Winter, ad un tratto vede i due Winter di ritorno. Senza la bimba, non sono partiti. Così la piccola viene adottata, diventa una Winter a tutti gli effetti e una volta cresciuta diventa una scrittrice bravissima, capace di regalare sogni ed emozioni a tutti quelli che, leggono le sue storie.


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